Come Riconquistare la fiducia

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Come Riconquistare la fiducia

Adriano Rossi - Sociologo
Pubblicato da Adriano Rossi in Riconquistare un Ex · Venerdì 14 Gen 2022
Tags: Comericonquistarelafiducia

Come riconquistare la fiducia

Che cos'è la fiducia: "Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è dargli fiducia". Ernest Hemingway

Secondo il famoso scrittore americano, un giusto approccio con la fiducia è quello di donarla spontaneamente prima ancora di avere qualsiasi certezza sul suo corretto impiego. Probabilmente non si tratta di un atteggiamento condiviso da molti, soprattutto perché una volta che si è stati traditi, la propensione verso il prossimo diventa sempre più vacillante.

Se è difficile recuperare la fiducia in un amico o parente lo è ancora di più nei confronti del partner perché una volta rotto il patto d’amore riconquistare la fiducia diventa una sfida complicatissima.

Sommario:

  • Cosa è la fiducia che riversiamo negli altri
  • Tipi di Fiducia
  • Mancanza di fiducia nel partner
  • Come riconquistare la fiducia del partner

Cosa è la fiducia che riversiamo negli altri?

Cosa è la fiducia che riversiamo in altri
La definizione del termine "fiducia" offerta dal vocabolario è piuttosto ampia, dato che possiede valenze scientifiche, psicologiche e sociali. Si tratta sostanzialmente di un atteggiamento positivo verso sé stessi e verso il prossimo, per cui si confida nella comprensione e nella condivisione altrui per raggiungere sicurezza e tranquillità.

Ma come riuscirci nei confronti del proprio marito o della propria moglie quando si viene traditi? porta con sé un vero e proprio caos emotivo, crea una frattura spesso insanabile e riuscire a fidarsi dell’altro dipende da molti fattori. Li affronteremo tra poco, prima è importante comprendere cosa ci spinge ad aver bisogno di sentirci rassicurati dall’altro.

La fiducia parte di solito dal convincimento che le motivazioni che stanno alla base dei comportamenti di altre persone siano benevole e rispondenti alle proprie esigenze. Una simile condizione non si riferisce soltanto ad azioni pratiche, ma soprattutto emotive, in quanto affidarsi a un altro significa anche donare una parte di sé stessi.

Non è certo facile dare fiducia: nella quasi totalità dei casi la paura di rimanere delusi funziona come un potentissimo agente frenante, derivante dal timore di rimanere delusi e quindi di soffrire.

Il principale rischio insito nel concedere fiducia si collega alla posta in gioco: se infatti i presupposti sono di minimo valore, anche un'eventuale delusione non fa soffrire eccessivamente, mentre se il coinvolgimento emotivo è intenso, altrettanto intenso sarà il dolore causato dalla delusione.

Normalmente ci si fida di chi si ama, ovvero di persone che (si presuppone) desiderano il meglio per noi e che, conoscendoci, non possono riservare sgradite sorprese. Ma non sempre le aspettative vengono premiate, e proprio in questi casi la sofferenza è particolarmente profonda.

È piuttosto difficile fidarsi degli altri, a causa di vari fattori, tra cui:

1.paura delle delusioni;
2.timore di soffrire;
3.sfiducia nella completa comprensione degli altri;
4.obiettivi troppo alti da raggiungere;
5.scarsa autostima.

Tipi di fiducia

Tipi di Fiducia
Secondo le più recenti teorie psicologiche e comportamentali, esistono due tipi di fiducia, che sono:
fiducia condizionata,
strettamente collegata al comportamento altrui e che pertanto presuppone una componente razionale di giudizio;
fiducia incondizionata,
che è indipendente da qualsiasi comportamento e deriva soltanto da un atteggiamento emotivo di empatia interpersonale.

Il primo tipo di fiducia si acquista nel tempo, in seguito a un'analisi più o meno obiettiva degli atteggiamenti delle persone con cui ci si rapporta. Un tipico esempio di questo sentimento è collegato al mondo del lavoro, dove i rapporti si sviluppano con estranei, il cui modo di fare può essere più o meno adeguato alle proprie aspettative.

La fiducia incondizionata, invece, è tipica delle relazioni famigliari oppure amicali, cioè con persone che fanno parte delle proprie sfera emozionale e su cui si può contare a prescindere. È chiaro che una delusione di questo secondo tipo è molto più intollerabile e dolorosa dell'altra, dato che la prima opzione in qualche modo si collega anche a un feeling imperfetto.
 
La fiducia condizionata viene appunto concessa "a condizione" che l'altra persona agisca secondo le aspettative riposte nel suo comportamento: si tratta di una sorta di "scambio" emotivo tramite cui l'altro è delegato ad agire in maniera conforme.
 
È un sentimento che può nascere soltanto in determinate condizioni, poiché è conseguente a numerose deleghe, tra cui la felicità personale, i valori esistenziali, la sicurezza in sé stessi e le mete da raggiungere.
 
Proprio per questo motivo è tanto difficile sviluppare la fiducia condizionata, da cui dipende in ultima analisi il raggiungimento di obiettivi particolarmente ambiziosi.
 
La fiducia incondizionata, che ha una genesi molto più semplice e rapida in quanto si relaziona a rapporti già collaudati, è tuttavia quella che provoca maggiore sofferenza se viene disattesa.
 
Una delusione sentimentale è senza dubbio quasi inaccettabile, proprio perché l'autore di un simile comportamento è una persona a cui non è stato delegato nulla. Delusioni del genere sono tanto imprevedibili quanto crudeli, e quindi responsabili dell'insorgenza di atteggiamenti reattivi estremamente violenti.

Anche se tutti conoscono il detto: "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio"
bisognerebbe convincersi che la fiducia non deve mai essere considerata un pericolo, ma al contrario un arricchimento emotivo e mentale.

Un conto è delegare al prossimo le responsabilità che spettano invece a noi stessi e un conto è fidarci consapevolmente di loro. Per concedere fiducia, sia condizionata che incondizionata, è necessario avere prima di tutto fiducia in sé stessi, un'azione all'apparenza facilissima, ma che in realtà è la più complessa.

Mancanza di fiducia nel partner

Mancanza di fiducia nel partner
Indipendentemente da quali possano essere i fattori scatenanti, perdere la fiducia in una persona è un vero e proprio trauma, che inizialmente rimane silente anche per lungo tempo, per poi manifestarsi in tutta la sua potenza (e violenza). Analizzando tante da tempo il fattore che predomina su tutti gli altri è la mancanza di fiducia che tuttavia spesso è stata nascosta, taciuta, soprattutto per paura delle conseguenze.

In simili casi si verifica il ben noto "effetto accumulo", secondo cui tante azioni apparentemente insignificanti e di scarso impatto emotivo si sommano tra loro fino a diventare invasive e condizionanti dal punto di vista esistenziale della coppia stessa.

Bisogna inoltre tenere presente che, soprattutto nelle fasi iniziali, chi si fida di un altro tende a creare una barriera isolante che da un lato nasconde le azioni deludenti e d'altro lato modifica la capacità di giudizio. Di conseguenza chi subisce una delusione dapprima mette in discussione ogni cosa, aggrappandosi al beneficio del dubbio per lasciare qualche chance all'altro.

Ci sono donne che hanno il sospetto di essere tradite dal proprio marito ma pur di salvare un matrimonio cercano di mettere a tacere dubbi e paure e continuano facendo finta di niente

Se da un lato la fiducia spesso nasce spontaneamente (per istinto) la sfiducia invece è provocata da un insieme di fatti che devono essere valutati razionalmente, in quanto è la risposta più o meno cosciente che deriva dall'esperienza.

In un qualsiasi rapporto di coppia, la mancanza di fiducia può derivare da numerose cause oggettive, che sono:
• scoprire che l'altra persona mente o ha mentito;
• rendersi conto che le promesse sono state disattese;
• percepire che l'altro non ha fiducia in sé stesso;
• constatare che l'altra persona è irresponsabile ed elusiva.

Bisogna poi prendere in esame anche le cause soggettive, tra cui:
• avere scarsa autostima;
• essere insicuri;
• non essere in grado di elaborare la sofferenza;
• avere alle spalle un vissuto di tradimenti;
• essere stato autore di tradimento e quindi proiettare sugli altri una propria debolezza;
• essere condizionati dalla paura dell'abbandono;
• essere limitati da pregiudizi.

La somma tra le cause oggettive e soggettive contribuisce all'insorgenza della sfiducia, che può limitarsi a un unico oggetto (nello specifico la persona responsabile del tradimento) oppure essere generalizzata.

Una volta che il seme della sfiducia è stato piantato, non è facile impedire alla pianta di crescere, perché qualsiasi vissuto di tradimento è in grado di condizionare molto profondamente sia la parte istintuale (sentimentale) che quella mentale (razionale).

Infatti se inizialmente la sfiducia ha una genesi di tipo emotivo (il soggetto è preda di emozioni contrastanti e dolorose), nel tempo subentra anche quella intellettiva.

È proprio in questo momento che ha inizio un'analisi retrospettiva dei vari comportamenti sbagliati che il traditore ha compiuto e di cui spesso non si ha avuto sentore (a causa di procedimenti difensivi di rimozione). Tante donne, durante le sessioni di consulenza personalizzata, mi dicono di aver sospettato da tempo che lui ha un’altra ma solo quando c’è stata la certezza tutto è cambiato.

La delusione è una specie di lutto, in quanto implica la perdita di una persona che, in seguito ad azioni sbagliate, è scomparsa dalla propria sfera affettiva (analogamente a quanto accade in un decesso).

Molti psicoterapeuti hanno definito la perdita di fiducia come "una morte annunciata", in quanto i presupposti per la fine di un rapporto emotivo sono del tutto paragonabili a quelli di un lutto. Pertanto, in maniera simile ad esso, anche le delusioni richiedono una fase di accettazione (prima) e di elaborazione (poi), la cui durata è soggettiva.

Se la fiducia è stata definita una strada a doppio senso, la sfiducia invece è a senso unico: infatti la prima offre l'opportunità di fidarsi degli altri e di sé stessi, mentre la seconda dipende soltanto da comportamenti altrui.

D'altra parte la fiducia è un sentimento indispensabile per qualsiasi relazione e pertanto non è possibile convivere a lungo con vissuti di delusioni e tradimenti.

Come riconquistare la fiducia del partner

Come riconquistare la fiducia del partner

Per riconquistare la fiducia nell'altro è necessario affrontare alcuni punti chiave, che sono:
• assumere un atteggiamento adeguato;
• analizzare razionalmente la situazione;
• assumersi eventuali responsabilità;
• mettersi in discussione;
• non colpevolizzare soltanto l'altra persona;
• impostare un programma di riabilitazione emotiva;
• incentivare la propria autostima
.

Quando la fiducia è stata infranta deve per forza subentrare il perdono, che costituisce il presupposto indispensabile per ricostruire il rapporto. Non sempre è facile perdonare, dato che un atteggiamento di questo tipo prevede un insieme di sicurezze interiori difficilmente raggiungibili.
Tuttavia senza perdono non si può riconquistare la fiducia e senza di essa non si può .

Un simile percorso presuppone innanzi tutto il rispetto, che spesso si è perso strada facendo quando un individuo è stato tradito; oltre al rispetto sono necessari anche complicità, affetto e sincerità.

In qualsiasi tipo di tradimento sono presenti due ruoli:
tradito,
che è un soggetto in lutto;
traditore,
che è un soggetto in ansia.
 
Il primo tende a rimanere staticamente aggrappato al dolore della vittima, mentre il secondo di solito entra nel panico perché ha paura che non ci sia nessuna soluzione. Anche se il percorso ipotizzabile per riconquistare la fiducia di chi è stato tradito è lungo e impegnativo, non è certo impossibile.

Bisogna infatti affrontare quattro tappe successive:

 
1. assumersi le proprie responsabilità, poiché un atteggiamento negazionista serve soltanto a peggiorare le cose, innescando diffidenza e sfiducia;
2. ascoltare l'altro, non soltanto per capire le sue necessità, ma anche per dargli modo di sfogarsi e di liberare tutta l'energia negativa accumulata;
3. evitare auto-giustificazioni, che servono soltanto a potenziare il rancore dell'altro, ma non a concedere nessuna assoluzione;
4. essere propositivi, per dimostrare all'altro che, con la buona volontà, è realmente possibile superare la crisi.

Un percorso del genere richiede un certo tempo, che non deve essere sottovalutato poiché la fretta porta inevitabilmente all'insuccesso. Bisogna pertanto mettere in preventivo un lasso temporale di incertezza e spesso di sofferenza, da accettare senza ribellarsi né perdita d'animo, ma dimostrando costanza e pazienza. L'onestà è un altro atteggiamento imprescindibile per riconquistare la fiducia tradita, perché soltanto analizzando con chiarezza e trasparenza quanto accaduto diventa possibile accettare e poi elaborare la delusione.

Chi è veramente intenzionato a superare un crisi del genere deve anche mostrarsi sicuro delle sue intenzioni, dato che nella maggior parte dei casi l'incertezza è causa di delusioni fortissime.
Una persona assertiva è anche affidabile e quindi degna di fiducia.

Empatia e comprensione sono due atteggiamenti emotivi necessari per ricostruire una relazione interrotta in seguito al tradimento: la vittima deve infatti sentirsi capita a accettata nella sua debolezza e vulnerabilità. Per entrare nel processo di guarigione, il tradito di solito sente l'urgenza di sfogarsi, esternando tutta la sofferenza accumulata, i dubbi e le paure e soprattutto l'insicurezza sul futuro.

Il traditore deve pertanto mostrare un'assoluta capacità d'ascolto, basandosi in ugual misura sul sentimento e sulla ragione. È indispensabile concedere non soltanto il tempo necessario per superare la delusione, ma anche lo spazio di cui la vittima ha bisogno.

Pertanto sarebbe controproducente esigere di stare sempre insieme nel periodo in cui chi ha subito un tradimento cerca soltanto la solitudine. Ogni persona ha i suoi tempi e i suoi luoghi per elaborare il dolore.

Riconquistare la fiducia è un percorso che prevede una preparazione sia temporale che spaziale, differente da persona a persona. Il traditore ha bisogno anche del suo perdono, in quanto giustificare sé stesso è un'azione fondamentale per ricostruire un rapporto interpersonale basato sulla fiducia. Voltare pagina richiede la partecipazione di entrambe le parti, pertanto è sempre consigliabile confrontarsi a livello verbale fino al momento di trovare un punto d'incontro condiviso.

Non bisogna mai sottovalutare l'importanza di dimostrare con fatti concreti le proprie buone intenzioni, dato che le azioni sono decisamente più incisive delle parole. Per raggiungere un risultato soddisfacente e definitivo è necessario infine valutare con attenzione le reazioni del tradito, senza colpevolizzarlo se non mostra atteggiamenti cooperativi, rimanendo incerto e chiuso in sé stesso.

Soltanto nel momento in cui si ha la percezione di avere riconquistato la fiducia che era andata perduta è possibile ricreare un rapporto basato su sentimenti veri e duraturi, adattando le proprie aspettative su quelle dell'altro, nell'assoluto rispetto reciproco.

Volete raccontarmi la vostra situazione? Scrivete a Sociologo Adriano Rossi a info@adriano-rossi.it


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Beatrice
Martedì 15 Mar 2022
Il tuo articolo è davvero molto interessante. Ne ho letti già diversi tuoi articoli e mi piace molto il tuo modo di scrivere. Sto cercabdo di recuperare la fiducia del mio ex con il quale sono stata 3 anni. Mi sono risentita per amicizia con un mio vecchio ex, lui ha sempre dubitato di lui perchè riteneva che non si fosse mai davvero allontanato da me. Credimi, per me era solo affetto ed amicizia e niente altro ma da quando ha letto questi messaggi mi ha messo in pausa. Spero tu mi possa aiutare scrivendo alla mail che ti ho lasciato
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