Narcisismo Patologico - Adriano Rossi - Sociologo

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Narcisismo Patologico

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Il narcisismo patologico è sempre più presente nella nostra società, apparentemente una sorta di epidemia da narcisismo ma non sempre questi uomini lo sono davvero.

In linea di massima il narcisismo patologico è un disturbo della personalità che tuttavia non emerge sempre nella fase iniziale di una relazione. A volte non basta riconoscerlo perché un legame con questo tipo di personalità è sempre un legame a due e per esperienza posso dirti che accanto ad un narcisista patologico c’è spesso una personalità empatica e sensibile.

Proprio per questa ragione anche chi è pienamente consapevole di vivere una relazione con un narcisista patologico non riesce a liberarsene. Si sente come sopraffatto dalla situazione. Si ha la consapevolezza di stare con il proprio peggior nemico ma di non poterne fare a meno. Ho aiutato nel tempo molte persone che hanno fatto di tutto per cambiare e riconquistare un narcisista malgrado la sofferenza che questo tipo di personalità crea nella relazione. Molte mi dicono che il loro e vorrebbero sentirsi semplicemente amate. Di seguito affronteremo le varie fasi che portano a questa forma di relazione tossica, come gestirla e per chi lo desidera, come liberarsene.
Narcisista Patologico

Indice dell'Articolo:

Quali sono i comportamenti di un narcisista patologico.

Partiamo dall’inizio, dalle possibili cause che collaborano a formare questo disturbo.

Il narcisismo patologico si sviluppa come un complesso insieme di difese psicologiche contro il trauma infantile in tutte le sue forme. Non si tratta solo di maltrattamenti ricevuti quanto piuttosto l’essere stato idolatrato dai genitori creando in alcuni casi l’accudimento invertito (il bambino che fa da genitore ai genitori).

Che succede quando un bambino sempre messo al centro di tutto deve iniziare ad affrontare la società? Già dai primi anni di scuola si rende conto di aver perso quel senso di unicità e perfezione che viveva nel contesto familiare, deve confrontarsi con gli altri e nel farlo cerca sempre di primeggiare e quando non riesce critica sempre gli altri. Quindi sin dall’inizio sviluppa una critica eccessiva nei confronti di tutti quelli ritiene essere superiori a lui ed inoltre, quando non riesce, cerca di deresponsabilizzarsi; “non è colpa sua” ma è sempre colpa di qualcun altro.

Inoltre è un accentratore, lui è il centro di tutto. Non ha empatia se non nella fase iniziale di un rapporto, per questa ragione tutto ruota intorno a lui, perché chi ha problemi è lui, chi deve affrontare sfide è lui, chi ha bisogno di spazio è sempre lui.
Spesso si allontana dal rapporto, prende delle pause di riflessione, lo fa sapendo di poter tornare quando vuole.

Come si comporta un narcisista patologico in amore - 3 fasi


Come si comporta un narcisista patologico
Un tale fece un brutto sogno, stava per essere mangiato da un terribile mostro.
 
Disperato, supplicava il mostro: “Ti prego risparmiami! Ti prego lasciami libero!”
 
E il mostro ringhiando gli rispose: “Non so se lo posso fare: il sogno è il tuo!” Osho

Questa storia di Osho fa comprendere perfettamente il vincolo emotivo e psicologico che si crea tra un narcisista e la sua partner (vittima), argomento che affronteremo immediatamente.

Questa forma di personalità è molto subdola, si riesce ad incastrate perfettamente nella fase iniziale in quelle che sono i bisogni e desideri della partner per poi cambiare completamente una volta sicuro di aver raggiunto una posizione dominante nella relazione. Qui gioca un ruolo importante il ruolo della vittima, soprattutto in relazione alla fase di vita che sta attraversando.

Molto spesso, in base alla mia esperienza, sono ragazze e donne che hanno finito da poco una relazione importante e che vedono in questi uomini affascinanti e pieni di sé la risposta a tanta sofferenza vissuta in passato. Ahimè, come scopriranno dopo, quello che doveva essere un sogno si rivela un incubo.

Se nella fase iniziale il loro senso di grandiosità, eleganza ed il loro essere pieni di sé affascina, lentamente ci si rende conto di essere sempre al secondo posto nella loro vita.

Fase 1 – LA SEDUZIONE
Come abbiamo detto in precedenza all’inizio di una relazione questi uomini sono semplicemente perfetti. Attenti, premurosi, sempre presenti, nelle centinaia di storie ascoltate sembra ripetersi sempre lo stesso copione.
“All’inizio mi comprendeva, non dovevo nemmeno chiedere”. “Era così attento e premuroso”. “Mi riempiva di messaggi, mi faceva sentire importante”. “Non avevo nessuna intenzione di innamorarmi ma poi è stato impossibile non cedere”.
Sono quindi ottimi seduttori ma anche, purtroppo, finti, falsi, ipocriti, elementi che emergeranno in seguito.

FASE 2 – ACCENTRARE TUTTO SU DI LORO
Una volta entrati nel cuore e nella mente i narcisisti patologici iniziano la fase di isolamento, in altre parole tendono ad allontanare la partner dai propri affetti, come famiglia, amici, hobby. Nel farlo trovano sempre apparenti ragioni valide. Iniziano deliberatamente a manipolare le piccole critiche che ad esempio la partner fa sulla propria famiglia per dargli valide ragioni per chiudere questo tipo di rapporto. In questo modo la vita della povera vittima diventa solo ed esclusivamente dedicata a loro.

FASE 3 – L’ANNIENTAMENTO PSICOLOGICO
Quando raggiungono gli obiettivi precedenti il loro modo di essere cambia totalmente. Definisco il loro modo di agire con le mie clienti come quello di un disco vinile, lato A e lato B. L’uomo perfetto della prima parte non esiste più, sostituito da una persona arrogante, accentratrice, scostante. Il problema è che arrivati a questo punto della relazione è difficilissimo staccarsi da loro. Anzi, molte donne e ragazze mi scrivono dicendomi che malgrado siano consapevoli delle caratteristiche narcisiste del partner, non vogliono perderlo.

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4 Consigli per difendersi da un narcisista patologico


come difendersi da un narcisista patologico
Per svariate ragioni, a volte inconsce, siete voi a tenervi incatenati a loro. Ciò non vuol dire che ne avete colpa, perché voi comunque siete le vittime e loro i carnefici, e c'è una bella differenza!
 
Mi sento dire spesso da parte di molte donne che c’è qualche problema in loro, che non fanno altro che scegliere la stessa tipologia di uomo continuando a soffrire ma vedete, decidere di voler vivere relazioni sane non è una cosa semplice, non basta dire solo che lo vuoi ed accadrà.

Per qualche ragione siete attratte da questa tipologia di uomini, ma imparare qualcosa di nuovo è sempre un lungo processo di pratica costante. Ma come difendersi da un narcisista?

Primo consiglio:
La prima cosa da fare è riconoscere di essere fortemente dipendenti affettivamente da un narcisista patologico, cioè riconoscere che c’è un problema di fondo. Non cercare di negarlo nemmeno agli altri, perché spesso si cerca in tutti i modi di difendere l’immagine del partner nei confronti delle persone più vicine.

Secondo consiglio:
Non credere di essere capaci di guarire un narcisista. Molte mi dicono che vorrebbero cambiarlo, farlo tornare quello dell’inizio della relazione, che in fondo sanno che c’è del buono in lui quindi sopportano, vengono umiliate, con la speranza che prima o poi cambi. Se volete cambiare la relazione con un narcisista patologico QUELLE CHE DEVONO CAMBIARE SIETE VOI!

Terzo consiglio:
Saper affrontare la tempesta. Nel momento stesso in cui deciderete davvero di cambiare la vostra relazione nel tentativo di riportare in equilibrio i rapporti di forza preparatevi alle loro resistenze.
Un narcisista patologico non vuole cambiare lo status quo, vuole mantenere ben saldo il potere assoluto raggiunto. Di fronte ai vostri tentativi di cambiamento reagiranno nella maniera peggiore, cercheranno di farvi del male psicologico.

Quarto consiglio:
Se riuscirete a resistere alla tempesta e non vi farete intimorire, anche di fronte alla minaccia di lasciarvi per sempre, solo allora cambierà la vostra relazione ma non sarà mai semplice.
Ho accompagnato in questo percorso diverse donne e devo dire che solo quelle che sono riuscite ad acquisire maggiore consapevolezza del proprio valore ed unicità sono riuscite in questa impresa.

 
Se vuoi approfondire il tuo problema ricorda che puoi usufruire della mia consulenza personalizzata, per sapere come funziona clicca su questo link:

Consigli su come gestire un narcisista patologico


come gestire un narcisista patologico
Cosa fare quando si ha la piena consapevolezza che si ha a che fare con un narcisista, lasciarlo o riconquistarlo?

Nella mia esperienza vedo spesso molta confusione a riguardo perché non si è mai davvero sicuri se volerlo perdere o riaverlo nella propria vita. Sicuramente la dipendenza affettiva che un narcisista patologico riesce a creare è così forte da tenere incatenato a sé la propria vittima. Questo perché un uomo che presenta questo disturbo della personalità non si allontana mai definitivamente dalla partner, anche quando dice che è finita per sempre, ma perché agisce così?

Perché sa di non avere questo potere manipolatorio con tutte ma solo con poche donne che girano spesso dentro la sua vita. Quindi, ecco che si ripresenta puntualmente una volta uscito di scena, creando nella propria vittima un senso di confusione, scarsa autostima, sofferenza.

A questo punto quale sarebbe la migliore decisione da prendere, lasciare o mollare? Ricordate che questa deve essere una vostra decisione e non la loro ed è questo il problema. La persona che ha creato una forte dipendenza affettiva non riesce a lasciar andare, per quanto consapevole del male ricevuto, vuole continuare a soffrire e tenersi accanto a sé un uomo così distruttivo. Semplicemente non riesce a vedersi senza l’altro, ha l’autostima a pezzi, non sta più bene con sé stessa da molto tempo. Questo significa che molto difficilmente avrà la forza di staccarsi ed è qui che c’è bisogno di un aiuto professionale.

Vittima o co-responsabile del rapporto malato con un narcisista

Aiuto da tempo molte donne e ragazze a riconquistare un narcisista o a chiudere definitivamente il rapporto, la mia preferenza ovviamente ricade nel riuscire a mettere fine ad un rapporto così malato.

C’è però un elemento importante di cui dovete tenere conto, perché siete entrate in un rapporto così malsano?

Potreste dirmi che all’inizio era completamente diverso, ma una volta compreso la sua natura patologica del vostro partner perché avete continuato a stare dentro il rapporto?

Qual è il vostro ruolo e la vostra responsabilità in tutto ciò che state vivendo?

Non parlo di colpe, nessuno sceglie deliberatamente di stare male, ad ogni modo comprendere a fondo le ragioni che vi hanno portato a vivere tutto questo significa anche trovare la via d’uscita. Sappiamo che un narcisista logora nel tempo autostima e benessere, in più c’è una spiccata sensibilità della vittima che peggiora la situazione.

Perché quindi non riesci a liberarti di un narcisista patologico?
Perché pensi di essere troppo debole, di non riuscire a trovare una persona così carismatica, di non provare più un amore così intenso. Perché forse ritieni di avere poche possibilità di conoscere altri uomini interessanti, perché non sei all’altezza, ed un’infinità di altre limitazioni presenti dentro di te di cui non riesci a liberarti.

Un aiuto professionale è sempre la scelta migliore da fare ma non agire sempre quando sei al limite, cosa che mi capita molto spesso, se ritieni di essere una vittima di un narcisista patologico agisci immediatamente e la vita ti ringrazierà.
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