Paura dell'Abbandono - Adriano Rossi - Sociologo

Vai ai contenuti

Paura dell'Abbandono

ARGOMENTI > Smettere di Soffrire

PAURA DELL'ABBANDONO


Non è la paura dell'abbandono che sabota le nostre relazioni, ma è come la gestiamo.
La paura dell'abbandono è universale per tutti gli esseri umani, una forza trainante nelle nostre connessioni. Tuttavia quando la sua intensità è troppo forte può interferire nelle nostre relazioni rafforzandole o indebolendole fino a farle finire.

Chiunque può sviluppare la paura dell'abbandono. Può essere profondamente radicata in un'esperienza traumatica che si è vissuto nell'infanzia ma anche in una relazione angosciante in età adulta. Questa paura può portare le persone all'isolamento, in questo modo si evita di soffrire di nuovo per un amore che potrà comunque finire, oppure può sabotare involontariamente la relazione che si sta vivendo,  inserendo all'interno della stessa insicurezza, senso di inferiorità, gelosia eccessiva fino a soffocare tutte le emozioni positive presenti.

In alcune persone il semplice sentirsi attratto da qualcuno può fare scattare questa paura. Alcune lettrici mi scrivono dicendomi di sentirsi troppo insicure per avere una relazione. Hanno paura ad aprirsi, a vivere intense emozioni perché  non vogliono vivere la sensazione di vuoto ed inutilità legata alla fine dell'amore. Ossia si proiettano così avanti da non vivere nessuna esperienza presente.

Più comune è la paura dell'abbandono generato nelle prime fasi dell'innamoramento. Le sensazioni che si vivono sono così intense da avere paura di perderle e questo fa crescere il terrore che prima o poi tutto finisca.  Tuttavia se temi l'abbandono, può essere quasi impossibile mantenere relazioni sane.

Il primo passo per superare questa paura è riconoscere che ne sei fortemente condizionato. Potresti essere in grado di affrontare le tue paure da solo o con la terapia. Ma la paura dell'abbandono può anche far parte di un disturbo della personalità che necessita di un'analisi più approfondita.


Paura dell'abbandono e dipendenza affettiva

L’ansia, o paura dell’abbandono, come tutti i sentimenti si presenta con diversa frequenza e intensità da persona a persona Chiunque ne soffra sa che essa si innesca a seguito di determinate situazioni.

La fine di una relazione può portare ad amplificare questa paura, puoi approfondire questo tema nell'articolo correlato:

La  persona dipendente percepisce se stessa come incapace di fare fronte autonomamente alla vita quotidiana o alla gestione delle proprie emozioni negative e tenderà a fare di tutto affinché la figura di riferimento non la abbandoni. A questa paura si può reagire evitando situazioni che possono creare una sorta di dipendenza oppure attraverso continue conferme dal partner per tenere a bada la paura di restare soli. Quali sono le possibili sfaccettature di questi atti autolesionistici?

1. Avere aspettative non realistiche nei confronti del proprio partner, ritenerlo responsabile della propria felicità delegandogli un potere enorme.

2. Per paura di soffrire si cercano di mettere a tacere i sentimenti. In questo modo non ci si apre alla relazione, si è frenati, non si contribuisce all'evoluzione del rapporto.

3. Si cercano dal partner continue conferme sul suo amore, per sentirsi sicure di non venire abbandonata in futuro. Ciò aumenta la pressione sulla relazione e riduce lentamente la naturalità e fluidità del rapporto.

4. Detestarsi per essere consapevoli che la propria insicurezza sta allontanando sempre di più il partner.

La paura di soffrire è assai peggiore della sofferenza stessa. Paulo Coelho

Come si manifesta nelle relazioni la paura dell'abbandono?


Paura dell'abbandonoPer comprendere meglio come questa paura incide sulla relazione esaminiamone l'evoluzione in una coppia tipo.

1. La prima fase è quella dell'infatuazione, nella quale prevale principalmente l'attrazione fisica. Quando ci innamoriamo si attivano una serie di meccanismi psicologici e biochimici che rendono l’innamoramento molto simile alla dipendenza da sostanze.  Il bisogno costante dell’altro e l’accelerazione psicomotoria sono tutti meccanismi che si attivano quando nel nostro corpo sono presenti dosi massicce di dopamina e noradrenalina. Normalmente si vie questa fase in maniera leggera, ci si lascia trasportare dalla novità ma chi vive con la costante paura dell'abbandono si lascia travolgere dalla relazione cercando tuttavia, fin da subito, di inserire una serie di paletti e regole per non farsi sfuggire questa persona.

2. La fase successiva è quella dell'innamoramento, c'è un lento diminuire delle sostanze chimiche prodotte durante l'infatuazione e si approfondisce la conoscenza reciproca. Questa è la fase in cui ci si conosce davvero, si diventa più intimi e si ha la necessita di passare più tempo insieme.  Chi vive con la costante paura che tutto prima o poi possa finire in questa fase inizia a mostrare una certa rigidità comportamentale, ha bisogno di sentire l'altro come qualcosa che gli appartiene, iniziando ad imporre una serie di regole comportamentali. La gelosia inizia ad essere un elemento costante nel rapporto ma ancora non costituisce un problema.

3. L'evoluzione di queste due prime fasi possono subire molte differenze da coppia a coppia, tuttavia chi riesce a superare le prime due fasi arriva a vivere la fase più delicata, quella della differenzazione. In genere è la fase che determina l'evoluzione positiva o negativa della coppia.  Le differenze sostanziali che incidevano marginalmente nelle fasi precedenti, adesso emergono in tutta la loro evidenza. Si esce dalla fase dell'idealizzazione dell'altro e si inizia a vedere l'altro per quello che è, con tutte le sue debolezze, problematiche, personalità che possono apparire  incompatibili con la nostra. Proprio in questa fase la paura dell'abbandono prende il sopravvento con maggiore intensità e questo da origine a liti ed incomprensioni che possono portare alla fine del rapporto.

La maggior parte dei miei lettori descrivendomi la situazione che vivono mettono in evidenza la responsabilità che hanno nella crisi di coppia.
In questa mail che ho ricevuto molti lettrici possono riconoscersi:

Salve Adriano, la disturbo perché ho bisogno del suo aiuto. Ho 35 anni, impiegata, sportiva, apparentemente felice ma dentro di me mi sento inutile. vuota, bisognosa. E' sempre stato così nella mia vita, chiunque si è innamorato di me ha poi visto l'altra faccia, quella che inizialmente tendo a nascondere, quella delle mie tante paure ed incertezze. L'ultimo è durato 3 anni, pensavo fosse l'uomo giusto della mia vita, mi amava da impazzire ed io ho rovinato tutto, come sempre. Avevo paura che mi tradisse e lo tenevo sempre sotto controllo. Mi infastidiva se usciva con gli amici, perché in fondo lo volevo tutto per me. Quando litigavamo e lui mi diceva che non c'è la faceva più e voleva lasciarmi per me era un incubo. Lo pregavo, lo supplicavo, piangevo, gli promettevo che sarei cambiata ma poi non ci riuscivo. Alla fine, all'ennesima litigata, mi ha lasciata e mi ha bloccata ovunque. Non vuole più vedermi, mi dice che gli ho rovinato la vita, che non riconosce in me la donna di cui si era innamorato. F.

Come si supera la paura dell'abbandono


Come si supera la paura dell'abbandonoSuperare questa paura significa superare la paura di amare. Infatti queste due paure si attraversano, si intrecciano, sono una la conseguenza dell'altra. In questo contesto la parola "amore" diventa sinonimo di felicità, apertura, libertà. Liberi di essere se stessi e di lasciare che gli altri siano ciò che desiderano essere. L'amore non implica concetti come possessività, esclusività, obbligo. Chi teme l'abbandono ritiene se stesso non meritevole d'amore e l'attaccamento è il rimedio unico per sentirsi protetto.

Questa mancanza di amore proprio ha effetti a lungo termine che si evidenziano nei seguenti punti:
• Bassa autostima
• Dipendenza affettiva
• Disturbi di ansia
• Incapacità di fidarsi degli altri
• Disturbi depressivi

Proprio questi elementi producono quel mix di paure ed insicurezze che generano attaccamento e possessività che alla lunga producono l'allontanamento del partner. Chi teme l'abbandono non riesce a dimenticare un amore, anche quando è finito da molto tempo.

Come uscire da questa situazione? Bisogna ammettere a se stessi di soffrire di questo disagio psicologico. Questa ammissione contiene in se la chiave per superare questa  paura. Molte persone, non mettendosi mai in discussione in prima persona, continuano a reiterare queste insicurezze da rapporto a rapporto. Cercano nelle nuove relazioni di mascherare questo loro "difetto" che emergerà prepotentemente con l'evoluzione del rapporto stesso.

Non ci si può aspettare che il proprio partner colmi i vuoti o possa curare tutte le ferite della nostra infanzia o dell'età adulta.

Per riuscire a riprendere in mano la propria vita ti consiglio quanto segue.

  1. Comprendi l'origine della tua paura ed affrontarle anche grazie all'ausilio di un terapeuta.
  2. Non incolpare l'altro per le tue paure ed insicurezze. Non è lui il responsabile di come ti senti, anche se ritieni che sia lui che debba cambiare.
  3. Smetti di correre dietro chi davvero non ti ama. Spesso dalle vostre mail emerge questo desiderio spasmodico di avere a tutti i costi una determinata persona che ha manifestato nel tempo un disinteresse nei vostri confronti.
  4. Accetta te stessa per quello che sei, una persona meritevole di amore. Circondati di persone che ti amano ed apprezzano per come sei, con i tuoi pregi e difetti.

Conclusione

La paura o sindrome dell'abbandono è presente con maggiore intensità in quelle persone che hanno vissuto traumi e per questa ragione deve essere trattata con la giusta professionalità. Come abbiamo visto questa paura da origine ad una personalità debole, insicura, bisognosa che rende la vita relazionale davvero caotica.
Se la paura dell’abbandono è  davvero intensa difficilmente potrà scomparire del tutto. In questo caso sarà importante tenerla sotto controllo, non sforzandosi di allontanarla del tutto, perché cercare di allontanarla a tutti i costi espone al rischio di sentirla con maggiore forza. Si può in un certo modo convivere ed impegnarsi in un percorso di auto miglioramento che può attenuare l'intensità di certe sensazioni quando le nostre paure le generano.

Sociologo che ha dedicato oltre 15 anni di esperienza nella ricerca delle tecniche più innovative per il proprio benessere psico-fisico

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

___________________________________
Copyright Adriano Rossi 2019- 2021
R.M. Media Di Rossi M. PI 02909760601

Dott. Adriano Rossi
___________________
PI 02909760601
Skipe Live
________________________
live:info_1057026
______________________________________
riconquistare un ex
Torna ai contenuti