Lei mi ha lasciato - Adriano Rossi - Sociologo

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Lei mi ha lasciato

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Lei mi ha lasciato e niente ha più senso. L’impatto e conseguenze psicologiche di un abbandono possono essere devastanti. La sofferenza d’amore per essere stati lasciati è un qualcosa che quasi tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita in maniera più o meno intensa. "Per amare veramente qualcuno bisogna rendersi conto che potremmo perderlo". Così affermava G Chesterton riferendosi alla sofferenza d'amore.

Lei mi ha lasciato cosa fareAnalizzo da anni le situazioni più complesse, quelle in cui le vostre storie iniziano con “lei mi ha lasciato per un altro”, “mia moglie mi ha lasciato”, “lei ha un altro e non so che fare”. Ritrovarsi con il cuore spezzato significa spesso provare una sofferenza così devastante da condizionare profondamente tutto il vissuto, non soltanto a causa dei ricordi del passato, ma soprattutto per timore del futuro.

Bisogna sempre affrontare questo problema con professionalità, spesso chi sta soffrendo ed è in cerca di un aiuto si affida a pseudo professionisti che promettono di riconquistare una ex con facilità e poco tempo. Siate almeno voi consapevoli che questo non è possibile, la riconquista richiede impegno, tempistiche che non possono essere definite a priori e soprattutto molta forza di volontà.


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L’impatto psicologico del venire lasciati


Secondo numerosi studi psicologici, i postumi emotivi provocati dalla fine di una relazione sono molto simili a quelli di una vera e propria crisi d'astinenza, poiché la persona lasciata rimane coinvolta a livello cerebrale proprio come i drogati.

In effetti, sotto molti punti di vista, l'amore può essere considerato una droga che, al pari delle sostanze stupefacenti, può creare dipendenza. In questi casi non si tratta di una dipendenza chimica, ma psico-emotiva, che comunque è in grado di influire profondamente su alcune aree encefaliche.

Quando è una "lei" a interrompere un rapporto, il partner deve fare i conti non soltanto coll'innegabile dolore, ma anche con il suo ruolo maschile, tradizionalmente connesso all'idea di forza e coraggio. Difficile dire agli amici “lei mi ha lasciato” e cercare di restare forti, sicuri, cercando di dimostrare sicurezza.

In realtà essere lasciati di solito riapre in chiunque le ferite dell'abbandono. Per chi ha subito dei traumi relazionali (con genitori, parenti, amici oppure all'interno della coppia), l'impatto emotivo causato dall'abbandono del partner può scatenare sintomi analoghi a quelli post-traumatici.

Questo spiega perché la fine di un rapporto amoroso risveglia una sofferenza che non dipende solo dalle contingenze effettive, ma riporta a livello cosciente tutte le perdite subite in precedenza.

Un uomo che viene lasciato non deve unicamente elaborare il dolore, ma anche fare i conti con una serie di problematiche riguardanti la sua personalità. È piuttosto raro che un partner abbandonato pianga perché il suo , in quanto nell'immaginario collettivo l'uomo è forte e generalmente non mostra le proprie vulnerabilità, una condizione che potrebbe allontanare ancor più la sua ex compagna.

Indipendentemente dai motivi che hanno scatenato la crisi, quando è l'uomo a essere stato lasciato, le dinamiche per affrontare questo evento sono più complesse rispetto a quando è lui a lasciare.

All'indole femminile, infatti, a cui di norma vengono associati sentimenti di insicurezza e di estrema sensibilità, si tende a perdonare anche momenti di abbandono alla sofferenza, mentre all'uomo sembra che una simile condizione non sia concessa. perché diventa importante che il "lui" sia in grado innanzi tutto di accettare l'abbandono, di elaborarlo e infine comprendere qual è la strada corretta per tornare a suscitare l’interesse dalla ex.

Mi ha lasciato, 4 cose da non fare?

Mi ha lasciato 4 cose da non fare
Dopo essere stato lasciato, l'uomo non deve mai minimizzare il suo dolore, cercando di nascondere l'intensa sofferenza che sta attraversando, ma al contrario deve riconoscere, accettare e legittimare queste emozioni, senza sentirsi sminuito nella sua virilità.

Bisogna quindi superare il convincimento che un uomo forte non piange mai, in quanto le esternazioni della sofferenza sono del tutto identiche in entrambi i sessi. Una volta che è subentrata una simile consapevolezza diventa molto più semplice impostare un programma per cercare di ricucire lo strappo.

Lo step successivo è quello di eliminare eventuali fonti di dipendenza psicologica che costituiscono una delle principali cause della fine dei rapporti. Anche se di solito è la donna a mostrare una maggiore vulnerabilità emotiva che spesso la spinge a diventare dipendente dal suo compagno, esistono molti casi in cui è invece l'uomo ad avere una forte dipendenza affettiva nei confronti dalla partner, generalmente associata alla figura materna.

Per è indispensabile che non ci siano dinamiche sbilanciate, ma che nella coppia i ruoli siano emotivamente paritari. Analizziamo come agire

  1. Non bisogna mai colpevolizzarsi eccessivamente e neppure assumere un atteggiamento da vittima, condizioni che potrebbero soltanto fare allontanare ancora di più la ex compagna che ti ha lasciato. È risaputo che l'autocommiserazione non è solo inutile, ma anche estremamente dannosa poiché da un lato carica di responsabilità la persona che ha deciso di lasciare e d'altro lato rende l'abbandonato ancora più simile a una vittima sacrificale. A una donna non piace mai vedere l'uomo sotto questo aspetto.

  2. Un altro passo da compiere è non insistere sul voler razionalizzare a tutti i costi, in quanto un abbandono molto spesso non è stato dettato da un ragionamento, ma piuttosto da un comportamento istintuale. I tentativi per tornare con una ex chiedendo continuamente spiegazioni in genere ottengono l'effetto opposto perché contribuiscono a creare un allontanamento sempre più decisivo. Non è mai opportuno e neppure vantaggioso cercare di darsi tutte le colpe, supplicare il perdono, dire che si cambierai, ricorda che quando lei ti lascia alla base c’è sempre una mancata attrazione, in altre parole con il tempo hai perso quegli elementi attrattivi che l’avevano fatta innamorare.

  3. Un atteggiamento molto diffuso, ma altrettanto svantaggioso, è quello di isolarsi dal contesto sociale, per concentrarsi soltanto sulla propria sofferenza. Comportarsi in questo modo non può che aumentare, nella donna che ha lasciato il partner, la certezza di avere preso la decisione giusta, dato che il suo ex compagno non è in grado di affrontare nessun problema in maniera costruttiva. È piuttosto comune che la fine di una relazione scateni nell'abbandonato un insieme di tristezza, sconforto, sfiducia e apatia responsabili del suo desiderio di non avere contatti col prossimo. Solitamente egli ritiene di non essere capito né accettato dagli altri, così come non è stato accettato dalla partner. Anche questo atteggiamento è da evitare sia in quanto motivo di ulteriore sofferenza, sia perché lesivo della propria autostima. Isolarsi quindi non è mai una soluzione utile.

  4. l fattore tempo non gioca a favore di chi viene lasciato, poiché se non riesce a reagire con tempestività, impostando nuovamente uno stile di vita adatto alle sue potenzialità, le difficoltà diventeranno sempre più insormontabili.

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Quando si soffre per amore, la tendenza comune è di lasciarsi andare sia fisicamente (trascurando il proprio aspetto) che moralmente (deprimendosi). Per evitare di correre simili rischi bisogna agire con tempismo e velocità, dato che indugiare troppo a lungo significa soltanto procurarsi ulteriore sofferenza. Pertanto una piccola violenza psicologica iniziale può rivelarsi risolutiva sia nell'immediato (migliore capacità di reazione) che nel lungo termine (maggiore speranza del futuro). o recuperare una relazione che sembra quindi finita? Attraverso il cambiamento, il tuo cambiamento!

Come recuperare il rapporto dopo essere stato lasciato


" A un cuore in pezzi nessuno si avvicina senza aver sofferto altrettanto" Emily Dickinson
Come recuperare il rapporto dopo essere stato lasciato

Lei ti ha lasciato e non sai cosa fare? Dopo che il partner abbandonato ha preso coscienza della situazione e dopo aver analizzato le sue eventuali mancanze verso la ex moglie o fidanzata, arriva il momento di impostare un programma per riconquistarla, partendo proprio dall'asserzione di Emily Dickinson.

Troppo spesso infatti chi viene lasciato tende a credere che il responsabile del suo dolore non abbia sofferto nel prendere una simile decisione, ma che al contrario si sia sentito soddisfatto. Niente di più sbagliato, in quanto il dolore di chi abbandona è non soltanto paragonabile a chi subisce l'abbandono, ma probabilmente maggiore perché associato alla responsabilità e al senso di colpa.

Incollare i cocci di un rapporto, con promesse di cambiamento non serve a nulla. La fine di una relazione oltre al dolore porta alla consapevolezza che quei cambiamenti sempre rimandati non possono esserlo più, è arrivato il momento di agire e bisogna farlo in una delle fasi più complesse della propria vita. Bisogna ricominciare da sé stessi per creare le basi per un nuovo rapporto perché evidentemente quello di prima non funzionava.

Questo richiede costanza, pianificazione, un programma da seguire, fiducia e pazienza, doti che l'abbandonato fa fatica a recuperare nella sua sfera emotiva lesionata.

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Per questo il “fai da te” non funziona perché non c’è un percorso chiaro da seguire. Si agisce in base all’istinto, a volte si cerca di far sentire in colpa la ex, altre si promettono grandi cambiamenti. Quando tutto questo non ha funzionato allora ci si mostra più sicuri di sé stessi, si apportano piccoli cambiamenti, più che altro “scenografici” sperando che possano risvegliare l’interesse di una ex.
Solo quando arriva la consapevolezza che tutto questo è inutile si cerca un aiuto esterno. Da anni seguo ragazzi e uomini che vengono lasciati, se vuoi iniziare a darti delle serie chance di riconquista ti consiglio di seguire il mio e-book che troverai su questa pagina: Come riconquistare una ex.

8 consigli fondamentali per iniziare un percorso di riconquista

 
8 consigli per riconquistarlo

  1. Un presupposto fondamentale è non ripetere gli stessi errori che hanno provocato la rottura, tenendo conto che (a parte rari casi) la responsabilità non è univoca, ma piuttosto condivisa. Pertanto anche chi ha subito l'abbandono deve farsi un attento esame di coscienza per capire che cosa deve essere modificato, che cosa eliminato e che cosa invece acquisito per impostare una nuova relazione sentimentale. A tal proposito può essere molto utile parlare con una persona esterna che quindi, analizzando la situazione in maniera oggettiva (in quanto non direttamente coinvolto), è in grado di evidenziare le criticità esistenti nella coppia. Per raggiungere un simile obiettivo è sconsigliabile rivolgersi ad amici o parenti, che potrebbero fornire consigli di parte, ma invece a persone non coinvolte in nessun modo nelle problematiche.

  2. Non bisogna mai avere fretta perché per tornare con una ex perché se lei ti ha lasciato ci sono delle cause importanti e queste non possono essere risolte in breve tempo. Pertanto è assolutamente inopportuno forzare la mano alla ex fidanzata o moglie, la quale potrebbe sentirsi forzata psicologicamente e quindi allontanarsi sempre di più. Perdersi di vista per qualche tempo rimane spesso la soluzione migliore per fare chiarezza dentro sé stessi, concedendo alla controparte di prendere atto di tutto quello che perderebbe se il rapporto fosse definitivamente concluso. Questa fase, che diventa difficilissima per chi ha vissuto la relazione in maniera intensa e totalizzante, è comunque necessaria.

  3. Per o la compagna bisogna ritrovare il proprio benessere psico-fisico, portando avanti un proficuo lavoro interiore, finalizzato a evidenziarne le caratteristiche più positive e incisive. Chiunque sia stato lasciato in fondo sa quali sono state le proprie mancanze, sa dove dover lavorare, sa quali paure, in fondo, non ha mai superato. Non c’è fase migliore di questa per apportare tali cambiamenti perché il dolore è anche una potente energia che se saputa utilizzare permette di cambiare rapidamente. Soltanto nel momento in cui ci si sente fortificati si è pronti a ristabilire un contatto, che deve scaturire dalla consapevolezza che la situazione è realmente differente.

  4. L'approccio con la ex compagna deve essere soft e mai focalizzato su recriminazioni, su ricordi tristi o su esperienze fallimentari del passato. La leggerezza, unita a un pizzico di ironia e di autocritica sono i presupposti migliori per riallacciare un dialogo che, indipendentemente dal tempo in cui è rimasto interrotto, mostra in ogni caso delle oggettive difficoltà. Bisogna sempre avere presente che il principale obiettivo da raggiungere è quello di ricominciare da capo, senza commettere più gli errori di prima, ma voltando pagina completamente. Non si può piombare nella vita di una ex sperando che lei cambi immediatamente idea. È un percorso delicato, complesso che deve essere gestito con le giuste modalità, per questo bisogna affidarsi ad un programma specifico. Il mio programma, racchiuso in un e-book da più di 200 pagine, nasce per questo. Viene utilizzato con molto successo da molti di voi, ed è importante potervi fidare, per questo potete anche vedere le mie recensioni su Trustpilot e Google per sentirvi più sicuri.

  5. È importantissimo porsi nella condizione di ascolto, un atteggiamento che spesso viene dimenticato all'interno della coppia perché si danno per scontati gli approcci interpersonali che, dopo un certo tempo di convivenza, diventano quasi automatici.  In realtà molte coppie si allontanano proprio per simili contingenze, particolarmente frequenti nelle relazioni di lunga data. Non dimenticate che state cominciando qualcosa di nuovo, non cercando di rimettere i cocci su qualcosa che non funzionava. Il vostro modo di essere deve riflettere il cambiamento che è avvenuto dentro di voi, non dimenticatelo.

  6. In questo senso non bisogna mai adagiarsi nel rapporto, ma al contrario mantenerlo vivace e sempre nuovo, per coinvolgere la compagna prospettandole un approccio del tutto differente rispetto al passato. Se ti ha lasciato è perché non funzionavate più, ed imparare a comunicare è il segreto per recuperare la complicità con la partner, che spesso si è allontanata perché trascurata a livello dialogico. È risaputo che le donne, molto più degli uomini, sentono l'esigenza di avere un dialogo, in tutte le situazioni (anche insignificanti) della vita. Pertanto per riconquistare l'ex fidanzata può essere utile tenere in considerazione e rispettare i suoi desideri, dandole la possibilità di esprimersi senza timore di essere pesante.

  7. Quando un rapporto finisce, le motivazioni sconfinano spesso in un'incomprensione di base e nella perdita di alcuni punti di riferimento, considerati capisaldi di qualsiasi relazione sentimentale. Per impostare un rapporto proficuo, è necessario avere nuove regole e nuovi limiti da rispettare, che ciascuno dei due partner è tenuto a gestire nella considerazione dell'altro. In presenza di comportamenti sgraditi, bisogna imparare a perdonare e a tollerare meglio le debolezze reciproche. Se la crisi è stata provocata da un atteggiamento sbagliato della ex, chi ha subito il torto non deve sentirsi automaticamente assolto da ogni responsabilità ma piuttosto cooperare nella definizione di regole vantaggiose per il proseguimento del rapporto.

  8. Quando mi sento dire: lei mi ha lasciato, cosa devo fare, ricordo che è successo perché la coppia non stava più funzionando. Riconquistare la ex fidanzata significa anche cercare di fare qualcosa di speciale insieme, per creare emozioni positive come gioia, allegria, empatia e condivisione, tutti atteggiamenti in grado di legare sempre maggiormente la coppia. Non è necessario vivere esperienze fuori dall'ordinario poiché nell'esistenza di ogni giorno si possono affrontare situazioni capaci di trasmettere input positivi e appaganti per entrambi. Il gioco di squadra, che rimane sempre un supporto particolarmente utile per far funzionare la coppia, deve partire non solamente dal cuore ma anche dalla mente, per creare un'atmosfera di solidarietà che sta alla base di qualsiasi rapporto ben funzionante. Quando si è orientati verso una riconciliazione, bisogna essere consci che il proprio benessere dipende soprattutto dall'empatia con il partner, che può nascere anche da una pluralità di interessi.

Conclusione


Recuperare un rapporto in crisi può essere considerato un vero e proprio lavoro che richiede innanzitutto amore e successivamente rispetto, complicità, comprensione, empatia, intimità e generosità. Chi è stato abbandonato spesso prova rancore nei confronti di chi lo ha lasciato ma, perché la relazione possa riprendere, è indispensabile che tale sentimento venga superato e dimenticato.

C’è un elemento che però primeggia su tutti gli altri e questo è il cambiamento. Se ti ha lasciato vuole dire che per cause diverse non funzionavate, hai perso nel tempo quelle caratteristiche che l’avevano fatta innamorare, puoi anche provare a fingere di essere cambiato ma non funzionerà.
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