Non riesco a superare la fine di un amore

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Non riesco a superare la fine di un amore

Adriano Rossi - Sociologo
Pubblicato da Adriano Rossi in Recuperare Autostima · 27 Giugno 2019

Non riesco a superare la fine di un amore

Ricevo moltissime vostre storie con oggetto: Non riesco a superare la fine di un amore importante, che ha segnato la mia vita! Ci siamo passati un po' tutti, chiunque può dire che in passato ha sofferto per amore  ma l'intensità o picchi emozionali che alcune persone raggiungono sono davvero intensi.
 
Salve, sono una donna lasciata dal proprio uomo dopo 10 anni di relazione, abbiamo un figlio e da quando è finita non vuole più saperne di me.

Buongiorno Dot. Rossi, sono una ragazza venticinquenne che da un anno è stata lasciata dal suo fidanzato. Non riesco a descriverti quanto sto male, da quando è finita ho sempre sperato in un suo ritorno. La mia vita è a pezzi, non riesco a riemergere dalle sabbie mobili in cui mi trovo.

Buongiorno Adriano. sono stata la sua amante per 4 anni, mi prometteva che avrebbe lasciato la moglie che non amava più. Mi sono ridotta uno straccio quando non solo ha lasciato me ma adesso so che ha un'altra amante. La mia vita è letteralmente distrutta!

Ogni storia è unica, vanno elaborati i nodi cruciali gli elementi dell'infanzia che ancora agiscono nel nostro subconscio nonché la complessità di ognuno di noi.

Parliamo di Limerence o ultra attaccamento
Prima di comprendere le tecniche da adottare per superare la fine di un amore parliamo di Limerence, un termine che probabilmente non hai mai sentito. Si tratta di uno stato cognitivo ed emotivo che implica appunto un attaccamento, al limite dell’ossessione, verso un’altra persona, oggetto di interesse (definita limerent). Viene anche definito come lo stadio finale dell'amore romantico, caratterizzato da pensieri ripetuti costantemente di tipo ossessivo. A complicare questo processo c'è una smisurata idealizzazione dell'altra persona, il quale diventa il puto di riferimento della propria infelicità, Senza di lui nulla ha più significato. Lui è l'unico capace di amare davvero e di farti sentire viva. Malgrado i suoi difetti evidenti è sempre  speciale. Non importa se adesso ha un'altra e ti trascura da tempo, anzi, non esisti proprio, perché lui resta l'unica ragione di vita.

Da dove nasce questo bisogno così intenso dell'altro o questo ultra attaccamento? Qui le cose si complicano.

Qual è la differenza tra amore e limerence?

 
Possono sembrare molto simili ma la differenza che li caratterizza è notevole.
 
Chi soffre di limerence è concentrato a conquistare il cuore dell'altro a tutti i costi. cerca di sedurlo ad ogni modo, cerca il loro impegno emotivo. L'amore, quello vero, si caratterizza dal mettere i bisogni dell'altro al di sopra dei propri cercando di soddisfarli indipendentemente da quanto questo costa.
 
In altre parole in amore si da tutto se stessi per l'altro, nella limerence si cerca di ottenere qualcosa. Non parlo di ottenere qualcosa di materiale, bensì un qualcosa che faccia sentire la persona più completa. Senza di te no sono nessuna ... è una frase piuttosto significativa che indica il senso di vuoto cha lascia l'oggetto del desiderio quando decide di interrompere una relazione importante.
 
L'amore è un'emozione più rilassante, più calma, permette all'altro di staccarsi se vuole. Entrambe hanno in comune la fase iniziale, dove si attraversa sempre una fase di affetto irrazionale, cambiano quando la relazione si consolida. Una delle caratteristiche distintive della limerence sono gli sbalzi d'umore selvaggi. Questi si verificano a causa dell'interazione tra speranza e incertezza.

Come superare la fine di un amore?

 
E' sempre difficile superare la fase del distacco, questo vale per tutti noi, quando però dopo un certo periodo di sofferenza fisiologica continuiamo a restare ancorati al vecchio amore soffrendo terribilmente che spesso ha preso altre strade allora bisogna correre ai ripari. Chiunque si rivolge a me lo fa nella fase iniziale in maniera titubante, tuttavia i rapidi  benefici che si raccolgono sono così intensi da creare le giuste condizioni affinché una persona si stacchi emotivamente dall'oggetto del desiderio.
 
L'aiuto esterno ha un'importanza rilevante perché dimostra che la soluzione per smettere di soffrire è dentro di te, l'aiuto di un esperto ha il solo scopo di mostrartelo. Il senso di abbandono che si vive così intensamente spesso è un riflesso di alcuni traumi del passato che non abbiamo mai veramente elaborato. Si preferisce restare aggrappati ad un'illusione anche quando di fatto il rapporto che si viveva era insoddisfacente, non portava a nulla, carico di stress e litigi. Per chi soffre per amore questi elementi negativi legati alla relazione vengono ridimensionati, non assumono più l'importanza che avevano durante la relazione, viceversa vengono amplificati solo gli aspetti positivi della relazione, spesso ingigandendoli

Qual è la causa che non ti fa smettere di soffrire?

 
Il tuo rifiuto a voler ricominciare! Credi di non essere pronta, di non averne le forze e la determinazioni. Allora l'unica soluzione ritieni che sia sempre e solo lui, quell'uomo che non è stato così perfetto come lo ricordi adesso, ma che tuttavia ti può permettere di tornare a sentirti felice ed appagata.
 
Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio di leggere anche questo mio articolo:
 
Questo attaccamento morboso, che come abbiamo ha origine profonde, deve comunque essere risolto. Ci sono donne che mi scrivono di soffrire per amore da anni, mi descrivono la loro incapacità di riemergere. Non si sentono più attrattive ed allo stesso tempo non provano nessun interesse nei confronti di altri uomini. Indipendentemente dal loro ruolo sociale quello che avvertono è un grande vuoto, sono convinte che nessuno può capirle come il loro ex.

Come sentirsi di nuovo vive e felici?

 
Come si rinasce? Come si decide di ricominciare quando si è in fondo ad un abisso? Decidendo di voler smettere di soffrire! Si ma tante volte ci avete provato inutilmente, quindi decidere può non bastare, ci vuole convinzione e spesso è proprio questo quello che manca. Non ci riesci? Allora visualizza te stessa come una persona sicura di se, non solo, inizia ad immaginare una vita diversa da quella che hai vissuto negli ultimi tempi.
  • Come vorresti che fosse la tua vita ideale? (chiaramente non deve esserci il tuo ex nella tua immaginazione).
  • Come desidereresti il tuo nuovo compagno?
  • Come vorresti sentirti nella tua prossima relazione?

Cerca di esercitarti quotidianamente immaginando te stessa che vive nuove e stimolanti situazioni anche perché questo ti permetterà di rientrare in contatto con i tuoi veri bisogni.
C'è un'alta ragione molto profonda che caratterizza questa situazione, il credere di non essere abbastanza, di non meritare, di non essere all'altezza, tutti sintomi di un'autostima che è andata frantumandosi con mesi e mesi di sofferenza e depressione. La rinascita è spesso accelerata con azioni inconsuete, facendo cose mai fatte prima, spesso quelle rimandate da tempo.

dal libro "follia profonda, di Wulf Dorn

 
“Dimmi una cosa, dottore, in psicologia esiste un termine per indicare il mal d’amore, vero? L’ho letto non mi ricordo dove. Comincia con la elle. Lima… Lema…”
“Ti riferisci a limerence?”
“Esatto, limerence. In che cosa consiste?”
“Ecco” Jans si strinse nelle spalle, “in poche parole conosci qualcuno che corrisponde per molti fattori al tuo ideale di parter e il tuo corpo comincia a produrre ormoni. Dopamina, serotonina, ossitocina e altri che ti danno l’impressione di camminare sulle nuvole. La tua capacità percettiva si restringe e tutto ciò che conta è solo la persona di cui sei innamorato. Ti sembra di essere sotto l’effetto di stupefacenti.”
“Sì, credo proprio che siano questi i sintomi” confermò Rudi con uno sguardo trasognato. “Il mio unico timore è che possa diminuire.”
“Deve diminuire” gli confermò Jan. “Altrimenti non resisteresti a lungo. Ma, se lei è davvero quella giusta, subentrerà un sentimento più maturo. Possiamo chiamarlo ‘vero amore’ per quanto questa definizione possa sembrare antiquata e kitsch.”
Rudi scoppiò a ridere. “Perché kitsch? Io la trovo meravigliosa!”
Jan sorrise. “In ogni caso, ti auguro davvero tanta fortuna laggiù. A presto, amico.”
Rudi gli fece l'occhiolino. Era ancora un tipo prestante, malgrado la postura un pò incurvata, la chioma candida e le rughe sul viso; ma, sentendo la sua risata argentina, Jan ebbe l'impressione di trovarsi di fronte un ragazzo che aveva invitato al ballo di fine anno la reginetta di bellezza.
Rudi fece qualche passo, ma giunto al cancello del giardino si voltò ancora una volta.
“Dimmi, Jan, che cosa succederebbe se non dovesse mai smettere? Che cosa succederebbe se l’innamoramento, questa limerence, durasse per sempre, invece di trasformarsi in qualcosa più ragionevole?”
“Vuoi saperlo per davvero?”
“Te lo chiedo apposta.”


Allora impazziresti. Pag. 69



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